American Crime è la perfetta espressione della “serie crime all’americana”, perché nessuno, come gli americani, sa ricreare un certo tipo di ambientazione; lo squallore, il cinismo, la crudeltà, la perfidia, tipici dell’essere umano.

La serie è suddivisa in tre stagioni autoconclusive, ognuna delle quali si concentra su una storia principale, ma va a toccare una serie di argomenti “sensibili” della società americana: odio razziale, immigrazione, prostituzione, delinquenza, omosessualità.

La cosa innovativa non è tanto la scelta di non legare le stagioni tra loro, cosa che già avviene in altre serie tv, quanto quella di usare quasi lo stesso cast in blocco.
Stupisce infatti ritrovarsi lo stesso protagonista, visto fino a poco prima in una parte, recitarne una completamente diversa.

Stupisce, ma sorprende ed intriga, oltre a valorizzare le capacità recitative degli attori stessi.

Le sceneggiature sono ben costruite, sono solide e con pilastri ben piantati nella tradizione americana, quella (come si accennava prima) del cinismo e degli argomenti tipici U.S.A.
La famiglia borghese, un po’ bacchettona, con la puzza sotto al naso e sempre pronta ad additare gli altri; quella di immigrati messicani, concentrata a rigare dritto per emergere in un paese che non ti vede di buon occhio; i gruppi studenteschi dei licei, microcosmi che rispecchiano in piccolo ciò che succede fuori, con tutta la perfidia tipica dei teen ager; le famiglie improvvisate, dei disperati, dei tossici, degli emarginati.

Il fil rouge che lega tra loro le tre stagioni, oltre al cast, è proprio l’esasperata voglia di far risaltare questi tipici malcostumi americani, costruendo, attorno a tre crimini, una struttura narrativa forte, diretta e molto, molto cruda.
La sensazione che si ha vedendo i vari episodi è che ci siano riusciti, che abbiano riportato sul piccolo schermo parecchio del folklore a stelle e strisce, svariati cliché classici e tanta cruda realtà.

Una serie che chiunque sia un amante del genere crime non può assolutamente perdere.

Andrea Riosa

American Crime – Recensione serie tv
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