Lasciarsi andare allo sceneggiatore e perdersi nel labirinto della sua mente: benvenuto Lettore, nella Twilight Zone delle serie tv in cui pensare è l’unica via di uscita…

Siamo nel presente? Nel passato? Nel futuro? Quando siamo? Tutto quello che ti circonda è reale? Nelle serie di cui stai per leggere, nulla è reale, nulla è chiaro, nulla è lineare. Dov’è l’uscita? Questa è è l’apoteosi dei vicoli ciechi.

Da dove iniziare il cammino per affrontare questo genere di serie tv?

Prendimi la mano e andiamo… E attento Lettore… Il viaggio potrebbe essere brusco!

 

TWIN PEAKS

In un’epoca in cui le serie TV vivevano il proprio Paleolitico, presentò un nuovo modo di inventare la serialità televisiva. Scioccando e osando.

Twin Peaks da solo meriterebbe uno spazio e parole ad hoc, ma questa è una guida ai prodotti meno conosciuti, a serie tv mindfuck che per qualche motivo non hanno raggiunto la fama dei loro più nobili progenitori televisivi.

 

LOST

Una delle serie capaci di rivoluzionare il modo di fare e scrivere un prodotto per il piccolo schermo.

Quando non c’erano social, quando Msn era il Whatsapp ante litteram, chiunque parlava di Lost.

Gruppi di ascolto sui forum, visioni collettive, dibattiti nelle Università.

Non importa se il finale abbia scontentato una parte cospicua di spettatori, il meccanismo innestato da Lost era ormai irreversibile. Era il punto di non ritorno di un modo di narrare che da lì a poco avrebbe poi portato al binge watching, all’esplosione delle serie tv.  Ma quello che Lost sapeva fare era generare costantemente stupore, creare continue domande in una bilancia che pendeva soprattutto sui punti interrogativi più che sulle risposte. Ogni spiegazione generava nuovi dubbi e quesiti.

 

DARK

Il tempo, eterno nemico dell’uomo.

Indomabile, irreversibile e intangibile.

Ed è proprio intorno al concetto del trascorrere del tempo che ruotano le vicende di Dark serie tedesca permeata di elementi filosofici e psicologici. Non importa dove, la domanda ricorrente della serie è: quando?  Passato, presente e futuro sono connessi e si intersecano in una visione ciclica che viene ripetuta all’infinito. I personaggi di Dark si ritrovano all’interno di questa concezione e ne subiscono le conseguenze, annullando la divisione del tempo. Esiste solo un eterno presente, l’attuale. Futuro e passato si influenzano a vicenda e ci si interroga continuamente cosa sia il tempo.  Esiste il libero arbitrio? Posso modificare il mio destino? Il tempo esiste o è un nostro costrutto mentale? Punti interrogativi che aleggiano in una coltre di nebbia. In loop. Proprio come i protagonisti di Dark.

 

HAPPY

Prendete l’immaginazione tipica di un bambino, spensierata, fanciullesca. Bene, ora sporcatela di sangue, pallottole e lanciatela a velocità contro un muro. Ne otterrete un mix pulp, visionario e sopra le righe. Una miscela di nome Happy!, serie tv partorita da Brian Taylor

Cadaveri smembrati, un cinismo fuori controllo e elementi di Urban Fantasy riplasmati sotto l’effetto di LSD. Questo è quello che succede quando come protagonisti della tua opera scegli un ex poliziotto diventato sicario, più sboccato e alcolizzato che mai, Nick Sax (nomen omen) e un unicorno blu volante.

 

The OA

Ogni minuto trascorso nel guardare The OA non fa che aumentare le domande. Come prima cosa ti chiedi: cosa sto guardando?

Perché incanalare questa serie in un genere è un compito assai difficile: The OA è architettato come un meta-opera che amalgama diversi generi e tecniche narrative.

L’atterraggio non è mai morbido, si ha sempre la sensazione che tutto sia fuori posto, sia dietro che davanti lo schermo. Poi senza nemmeno rendersi conto, gli episodi volano, a bordo di montagne russe emotive. A tratti viene voglia di amarlo, in altri punti l’odio la fa da padrone. The OA sfida lo spettatore, non ha paura della critica e regala episodi apparentemente indecifrabili, ma che alla fine della visione risultano tutti parte di un cerchio ben definito. Basta la giusta chiave, per vederlo e poi capirlo, forse…

La Rouquine

Le serie tv che vi faranno esplodere il cervello
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