Il 4 dicembre 2011 esordiva sul canale inglese Channel 4 Black Mirror, serie antologica ideata, scritta e diretta da Charlie Brooker, giornalista, sceneggiatore e presentatore britannico. Brooker da molti anni scrive (ancora, occasionalmente) su The Guardian, argomentando dal 2006 nella
La Mafia Uccide Solo d’Estate: un racconto vero
C’è stato un lungo periodo, che va dalla fine degli anni ‘70 (in corrispondenza con la chiusura degli Anni di Piombo) ai primi anni ‘90, che ha portato all’attenzione pubblica la violenza efferata di cui la mafia è capace nei
Hell or High Water: il riscatto della desolazione
«Sono stato povero tutta la mia vita, come una malattia che passa di generazione in generazione. Ma non i miei ragazzi, non più.» Toby Howard Questa frase potrebbe essere l’incipit e la somma del puzzle umano che ci pone davanti
The Good Wife: l’amore dura sette anni
Di fronte a certe serie storiche, quale fu ed è E.R., non si resta immuni al carisma di alcune attrici: il mio amore per Julianna Margulies nasce timido con la sfortunata infermiera Carol Hathaway e diventa passione dal 2009 con la
YOU ME HER – il caldo rifugio del letto a tre piazze
Il tradimento del talamo coniugale, vuoi per noia, lussuria o bisogno, è stato più volte affrontato dal cinema e dalle fiction. Le corna (degli altri) sono da sempre in cima alla lista degli interessi dello spettatore e sono state raccontate
Ray Donovan: the Bag or The Bat
Nell’introdurre la serie ed il personaggio di Ray Donovan (Liev Schreiber), ritengo sia un fondamentale presupposto il definire la professione di fixer e cleaner. Figure spesso presenti nel filone cinematografico di genere Crime e Poliziesco. Il cleaner si occupa di ripulire
Stranger Things
In un seminterrato scarsamente illuminato, quattro ragazzini stanno affrontando una difficile prova: confrontarsi con un mostro al di là delle loro possibilità. Riusciranno a sconfiggerlo? No. Non sono Mike, Will, Dustin e Lucas, i protagonisti di Stranger Things. Siamo io
Peaky Blinders : i Ragazzi di Birmingham
Percorrere le strade di Birmingham tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, significava ritrovarsi proiettati nelle difficoltà degli estremi temporali della prima guerra mondiale. Durante questo arco esistenziale, l’esigenza di sopravvivere e non soccombere, si rivelò terreno fertile per
The Americans
Lo spionaggio è sempre stato uno dei tòpoi più frequentati dalla settima arte, sia nella sua declinazione cinematografica che in quella seriale del piccolo schermo. In questo filone, ma contemporaneamente al di fuori dei suoi standard, si inserisce The Americans,
Derek: per chi si è sempre chiesto cosa significa il termine “dramedy”
Partiamo dall’inizio, da Ricky Gervais; un istrione, un visionario capace di tutto, basti pensare a The Office, Extras o An Idiot Abroad. La serie Derek nasce dalle mente sfaccettata di Gervais, su due stati d’animo semplici: ilarità e commozione. Derek