Basato sui fumetti di Robertson e Morrison, questa nuova serie tv trasmessa dalla sempre attenta Netflix ha come protagonista Nick Sax, un ex poliziotto dedito all’alcool, alle prostituite e alle droghe, diventato ora un sicario spietato, che dopo un’ennesima sparatoria con la criminalità urbana, nel mentre viene trasportato in ambulanza ferito, inizia ad avere la visione di un piccolo unicorno alato blu, parlante, un amico immaginario di una bambina rapita, che cerca il suo aiuto per trovarla e salvarla dai rapitori.

Una storia decisamente stramba che riesce ad unire violenza esagerata grazie alle scene di sesso e uccisioni splatter, a grande tenerezza ed ironia grazie alle scene in cui entra in gioco l’unicorno e la bambina. Da questa trama e da queste alternanze di emozioni totalmente diverse ci si potrebbe aspettare un pasticcio o comunque un prodotto deludente, ma in realtà Happy!

Sorprende in positivo proprio perché fantasticamente strano! Happy! è un trip allucinante, e non poteva essere altrimenti visto che i due registi sono quel David Petrarca de il trono di spade e Jessica Jones e soprattutto Bryan Taylor autore di Crank, film adrenalinico con Jason Statham che per molti versi ricorda questa serie tv per quanto risulta schizofrenica, veloce, irrefrenabile, pazza!

Happy! Riesce a divertire perché politicamente molto scorretto, ma elemento essenziale della riuscita della serie è il suo rozzissimo protagonista, interpretato da Christopher Meloni in stato di grazia assoluta, protagonista già di altri buoni prodotti, ma che qui trova la sua consacrazione definitiva. Con cappotto e sciarpone colorato, con quegli occhietti che sanno di allucinato, stupore e comicità, buca lo schermo e mette d’accordo critica e pubblico, mettendo in secondo piano i seppur altri bravi interpreti della serie.
Meloni è la vera anima di questa serie, e anche se non vincerà nessun premio, credo che ugualmente lo meriterebbe, perché riesce a stare dietro all’altissimo livello di follia che la serie propone.

Inutile a mio avviso cercare nella trama qualche messaggio che gli autori vogliono farci arrivare, e anche la sceneggiatura, pur non perfetta, comunque funziona abbastanza bene perché forse non è elemento fondamentale della serie. E’ una serie che va presa così com’è, un viaggio, un trip mentale divertente con un attore straordinario.

La fotografia non lascia il segno, ma la colonna sonora molto natalizia è invece perfetta per come accompagna cervelloticamente le assurde scene pulp e la notizia ufficiale della seconda stagione in programma, non può che renderci decisamente happy!

Voto 7.5

Paolo Condurro

Happy! – La felicità dissacrante