E’ una serie tv drammatica scritta da Christopher Keyser e diretta da Marc Webb.

L’impianto narrativo di The Society è ispirato al “Signore delle Mosche”, un libro scritto da William Golding (scrittore inglese, premio nobel per la letteratura) nel 1957.

I protagonisti sono un gruppo di adolescenti ricchi e disinibiti, che al ritorno da una gita scolastica si accorgono di essere misteriosamente rimasti soli.

Gli adulti sono scomparsi, tutto è cambiato rispetto a prima, con un sapore diverso e un futuro incerto, anche se la città sembra essere sempre la stessa, il caro vecchio New England.


Il loro inizio in questa nuova situazione sembra elettrizzante. Ragazzi e ragazze che da ora in poi vivranno la loro vita in completa balia di se stessi, senza regole imposte dai genitori, pronti a prendere in mano la situazione e ad autogovernarsi, ma non tutto andrà esattamente come loro pensano.

La serie tv ruota attorno a questo strano e perverso meccanismo, che sembra quasi un esperimento psicologico o un gioco.

Per le prime puntante tutto è interessante, i dialoghi molto giovani e freschi sembrano far prospettare una visione della società nuova, estrema , ma il continuo ripetersi degli stessi clichè puntata dopo puntata alla fine stanca.
I personaggi sembrano tutti uguali, monocorde.

Ragazzi ricchi ed annoiati, che si ribellano a una vita fatta di regole (necessarie per la sopravvivenza del gruppo)ma che ne subiscono le drammatiche conseguenze, senza capirne la reale importanza. Anche quello che sembra essere il personaggio più interessante, Cassandra , si uniforma alla banalità degli altri personaggi poco caratterizzati e per nulla approfonditi, che piagnucolano quando c’è da reagire e affrontano ciò che non sono in grado di gestire.

Una storia quindi per nulla nuova che si affloscia su se stessa capitolo dopo capitolo.

Uniche note positive sono le musiche e le inquadrature, spaziose luminose e dettagliate. Si consiglia la visione a chi ha una particolare predilezione per queste storie, ma senza grandi aspettative.

Glenda Marsala

The Society – Recensione serie tv
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